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Incontro con i giovani del “Volta” di Napoli

L’appuntamento era fissato per le 11 precise di lunedì 17  febbraio in  un’aula multimediale, al secondo piano, dell’Istituto Alessandro Volta, di Napoli per commentare la Giornata della Memoria 2020, costruita tutti insieme. Giornata ricca, vivace, autenticamente partecipata e condivisa. Non una commemorazione, si era detto in ognuno degli appuntamenti di preparazione dell’evento, ma un incontro dove affrontare e documentare i temi odierni della discriminazione e della violenza.

E così è stato.

E, puntuali, il Preside con il suo vice, le proff. De Sanctis, Fiore e Russo, gli studenti della V I e della V X e il rappresentante di Psichiatria Democratica abbiamo rivisto con calma e, soprattutto, con meno tensione i filmati prodotti dagli studenti e si è dato voce alle sensazioni della splendida mattinata del 7 febbraio, tutti abbracciati dalle volte della quattrocentesca Sala del Capitolo, in San Domenico Maggiore.

Non sono mancati momenti di autentica commozione da parte di tutti gli intervenuti (il preside Ugliano, il vice Zoino, il prof. Cagnazzo e il dott.Lupo) commozione che e’ stata superata solo a conclusione di un breve semplice, ma forte, intervento di uno studente, non italiano. Egli ha brevemente ripercorso l’esperienza assolutamente concreta e positiva di integrazione con i propri compagni e con l’intera scuola, ripagata con un applauso lungo e fragoroso  dei suoi compagni e di tutti i presenti. Con il dono di una targa (nella foto) ricordo dell’esperienza comune, da parte di Psichiatria Democratica e la consegna degli attestati agli studenti che hanno prodotto i diversi elaborati, si è concluso l’intenso incontro e si sono gettate le basi di un sempre più proficuo rapporto tra l’Istituto e Psichiatria Democratica.

Giornata della memoria 2020

L’ ITIS “Alessandro Volta” di Napoli e Psichiatria Democratica hanno organizzato la Giornata della Memoria 2020.

Nella suggestiva cornice della Sala del Capitolo, in San Domenico Maggiore, piena in ogni ordine di posti, si è svolto l’incontro – promosso da Psichiatria Democratica e dall’Istituto Alessandro Volta di Napoli – dal titolo “Quei triangoli del dolore, le persecuzioni nazifasciste”, nell’ambito delle iniziative promosse per la Giornata della Memoria 2020.

La scelta di sottrarre la lezione della Shoah da una opprimente ritualità per  restituirle tutto il suo peso storico ed immanente al contempo – scegliendo come relatori, tutti i rappresentanti dei gruppi che furono fatti oggetto di persecuzioni durante gli anni del terrore nero, e l’aver puntato sui giovani studenti e la loro scuola – si è rivelato un mix  assai interessante e vincente, sia per la pluralità dei contributi che per l’interesse suscitato.

Tutti gli interventi, ascoltati con grande attenzione e partecipazione dal foltissimo pubblico (tanto da costringere gli organizzatori ad aggiungere un bel po’ di  posti a sedere) hanno richiesto, a viva voce, attraverso storie toccanti e riflessioni sulle forme di discriminazioni, ieri come oggi, di non abbassare la guardia sul tema dei diritti universali, oggetti di aggressione da parte di negazionisti e di neofascisti, come dimostrando i gravissimi episodi di intolleranza registrati nel Paese.

Piatto forte della lunga mattinata sono stati gli applauditi e condivisi interventi dei giovani studenti del Volta, seguiti e supportati dalla grande professionalità e passione  dalle insegnanti Letizia De Sanctis e Paola Fiore. Gli studenti, infatti, attraverso un puntuale studio dei diversi canali di comunicazione esaminati, ed utilizzando strumenti di comunicazione (quali video clip, la recitazione etc.) hanno fornito una interessantissima ed acuta lettura dei fenomeni di violenza ed intolleranza nella società italiana suffragata da dati presentati.  Sono stati presentati poi alcuni videoclip di fattura originale sul razzismo e sul bullismo a scuola.

Con i Dirigenti nazionali di Psichiatria Democratica  Emilio Lupo e Salvatore Di Fede ed il Preside dell’Istituto Volta, Marco Ugliano, sono intervenuti Miriam Rebhun della Comunità ebraica, Antonello Sannino per l’Arcigay, Nazzareno Guarnieri per la comunità Rom , Eugenio Donise in rappresentanza dei politici perseguitati e Alfredo Nazzaro che si è soffermato sui nuovi apolidi, ovvero quei migranti odierni che costretti nei campi di “ospitalità” per anni,  finiscono per non avere più nazionalità.

Gli organizzatori e gli intervenuti, infine, nel registrare il grande valore emerso dall’insieme di voci che si sono confrontate e dalla sinergia registrata, hanno convenuto che il tavolo di incontro e confronto attivato in questi mesi, rimarrà aperto, ponendo al centro di esso i giovani e il mondo della scuola, come risorsa fondamentale ed inesauribile di sviluppo.