Lucia

di Alex De Brasi  (Educatore, Ca’ del vento, Imola)

 

Ciao Lucia
Mamma mia, a ripensarci quante litigate che abbiamo fatto, tra un voglio il gelato, voglio andare a mangiare dalle suore, i piatti rotti e un “vaffanculo”.
E la tua camera, un santuario inviolabile dove non facevi entrare nessuno, un altare pagano che metteva assieme Papa Wojtyla e Micheal Jackson, Edwige Fenech e la Madonna (non la cantante).
Un mosaico che diceva che la vita, in fondo, è sempre così, un misto di sacro e profano, che i matti sanno tenere così bene assieme e che la ragione invece divide; la ragione che tu non sentivi, testarda come una goccia d’acqua, che leviga il marmo.
Ogni tanto te ne uscivi con un “Ti do un pugno”, dicevi proprio così, perché quando non si capisce, tutto è una minaccia e se non sai come tenere assieme i pezzi, ti rimane poco da fare, se non dare un pugno, che però alla fine non davi mai…quasi mai và.
Ti ho vista mangiare l’impossibile e poi arrabbiarti perché avevi mal di pancia, ululare come un lupo per una cosa negata.
Le foto erano il massimo, volevi l’immagine di tutti, ma come quelle tribù che credono che una foto rubi una parte di noi, la tua non la volevi dare a nessuno.
Ma ti ho anche vista imitare Walker Texas Ranger o ridere con i film di Bud Spencer e Terence Hill, esaltarti per Gianni Morandi, Adriano Celentano e Raffaella Carrà.
Fare una carezza, chiedere un abbraccio.
Ogni tanto andavamo a mangiare la pizza, alla salsiccia per te, coca cola e profiteroles, era bello, perché mi raccontavi delle cose che di solito non dicevi.
Non conoscevi il tempo, non sapevi né leggere né scrivere…ma le emozioni, quelle si, quelle erano le tue montagne russe, una giostra che ti sballottava dove voleva lei.
È così difficile vivere di sole emozioni.
È per quello che avevi il cuore malandato, era gonfio di emozioni.
Si dice, il cuore non ha retto l’emozione.
Le emozioni sono l’aria di un palloncino a forma di cuore, se lo gonfi il giusto, vola, altrimenti scoppia.
Ogni tanto mi chiedevi se Gesù è buono.
Io non lo so se c’è e se è buono, ma se non ti porta dai cinesi a comprare qualcosa, vengo su e gli dico ” ti do un pugno”.
Ciao Lucia