I Protocolli Operativi in materia di misura di sicurezza psichiatriche
Poter avere a disposizione uno strumento in grado di costruire con gli utenti psichiatrici, autori di reato, percorsi di presa in carico territoriale da parte dell’Autorità giudiziaria e delle articolazioni territoriali dei Dipartimenti di Salute Mentale (ma anche, a seconda dei casi, dei Dipartimenti delle dipendenze o dell’handicap stabilizzato) è stato un obiettivo che, con determinazione, abbiamo perseguito come Psichiatria Democratica (PD).
E lo abbiamo fatto, com’è nella nostra lunga tradizione e, soprattutto, avendo dalla nostra l’ esperienza maturata sul campo già dalla lunga lotta per la chiusura dei Manicomi.
E così abbiamo articolato proposte, che a più riprese, negli anni abbiamo dibattuto con tutti gli altri attori in campo. Determinati e convinti che solo uno strumento che fosse in grado di fare costantemente parlare Sanita’ e Giustizia, sarebbe stato in grado di affrontare, concretamente, un tema così delicato quale quello del “folle reo”. Tema rimosso, nascosto, evitato per decenni, anche dopo la legge 180 del 1978. Al tema dei Protocolli Operativi (che nella nostra proposta erano indicati – dai Dirigenti di Psichiatria Democratica E. Lupo e C. Bondioli, che li avevano elaborati – come Protocolli Operativi Vincolanti), l’Associazione ha riservato tempo e attenzione, a tutto campo: ben due importanti spazi negli affollati e interessanti ECM nazionali, curati da I. Volpi come PD-Formazione e numerose ed affollate iniziative regionali, come quella recente ad Aversa (organizzata da G. Ortano, E. Lupo e S. Di Fede ), ma anche Seminari, Convegni, articoli su quotidiani e riviste nazionali, Audizioni parlamentari etc.
Insomma una miriade di appuntamenti che si sono snodati fino all’Audizione di una delegazione di Dirigenti di PD – presso la 7 Commissione del Consiglio Superiore della Magistratura (CSM) nel giugno del 2018 – dove ci è stata offerta la possibilità di rappresentare, compiutamente, la nostra articolata proposta in merito. Nella sezione sarà possibile consultare anche il testo completo della la Risoluzione sui Protocolli operativi in tema di misure di sicurezza psichiatriche – delibera 24 settembre 2018 del CSM.
In questa sezione ospiteremo, pertanto, tutto il materiale che abbiamo prodotto nel tempo ma contiamo di ospitare anche, osservazioni, interviste e scritti di altri operatori e giuristi, che si sono cimentati e si cimentano intorno a questo importante strumento che sono appunto i Protocolli Operativi.
Ci sforzeremo, da ultimo, di recuperare e pubblicare i Protocolli stipulati tra le singole Aziende Sanitarie regionali e i Tribunali che dovranno costituire lo strumento di intervento concreto, strumento sul quale vigileremo perché venga compiutamente vivificato e reso concreto in ogni sua parte nel tempo. Andranno, difatti, contrastate tutte le forma di delega o di burocratizzazione dei percorsi unitari affinché, questo importantissimo strumento, possa esplicitare tutta la sua capacità innovativa in termini progettuali, operativi e culturali.
Emilio
Che cosa è il Protocollo Operativo
Il P.O. è un importante strumento di lavoro che persegue l’obiettivo di favorire ed integrare l’iter giudiziario con quello sanitario in ogni sua fase, a favore di utenti psichiatrici autori di reato. Questo strumento, se applicato tempestivamente, correttamente e diffusamente, costituirà una svolta in un ambito delicatissimo.
Comunicati stampa
Superare gli OPG – Dichiarazioni del Segretario Nazionale – Napoli 9 giugno 2015
Approvazione Protocolli Operativi – 24 settembre 2018
Psichiatria Democratica chiede la piena applicazione dei Protocolli Operativi – 15 febbraio 2019
Applicare i protocolli operativi – 15 novembre 2019
Dagli Opg alle Rems in Sicilia – Biancavilla 28 novembre 2019